For Mummy
Sam Cottington, Giorgia Garzilli, Antonio López
8/06/23 - 15/07/23
via Gasparotto 4, Milano
I tried writing this text for the first painting group-show at zaza using an AI. My prompts were related to the relevance of contemporary paining practices in the era of automation; what I had in mind was the classic 19th century argument on photography versus painting. I also asked the AI to write in the style of Mark Fisher, and to reference Lucio Fontana's 'Manifesto Blanco'. The outcome was simply ridiculous. Vague marxist claims on the collectivization of painting referencing renaissance workshops as a precedent for ai, contradicting points for and against the replaceability and irreplaceability of the 'human touch' in painting.
Also in reference to the show title 'For Mummy' I wanted the text to be dedicated to the writer's mother: unsuccessfully. The dedication was pompous, over-emotional and empty.
The hive-mind of a text-based AI generates deeply mediocre ideas, i.e. : "The death of painting in the era of AI-generated images does not signify the complete eradication of the medium. Instead, it represents a transformative phase in which traditional painting must adapt to coexist with AI-generated art. The integration of AI technology opens new possibilities for artistic expression, challenges conventional notions of authorship, and raises ethical concerns. The future of painting lies in artists' ability to embrace this paradigm shift, explore hybrid approaches, and rediscover the essence of their medium. Through a careful balance of tradition and innovation, painting can continue to thrive in the dynamic landscape of AI-generated images."
In For Mummy I put together three emerging artists all working within and against the medium of painting precisely to explore the relevance of this form today. All the works engage with the power of painting as a world-making device, and unlike the hyperrealism of ai-generated images, they highlight the flawed connection between human imagination and its physical implementation.
Antonio Lòpez, a South American artist living in Europe, escapes the bounds of identity representation with a radical diversity of subject and techniques in each work, yet maintaining a readable register even across different formats and subjects. Sam Cottington, who I have met probably 10 years ago either at 'Gay Bar', the project by Hannah Quinlan and Rosie Hastings, or through Morag Keil in London, has arrived to painting via entering Monica Baer class at Städelschule in Frankfurt. For him painting is equal to collaging and making installation, which he uses to make rigorous observations on class and sexuality norms are evoked either though the register of camp or brutal realism.
Giorgia Garzilli, who I met when we both returned to Napoli respectively from Geneva and London, refuses any regionalism or exotization of the south much like Antonio Lòpez; instead her work draws on subtle surrealism forced into seemingly everyday scenes with camp humor. For this exhibition she shows a series of miniatures painted on wood panels purchased from religious art supplies. These are then displayed inside tiny leather bags made by Charlotte Weiss.
Alessandro Bava
June 5th 2023
Ho provato a scrivere questo testo per la prima mostra collettiva di pittura da zaza' utilizzando un'intelligenza artificiale. I miei suggerimenti riguardavano la rilevanza delle pratiche pittoriche contemporanee nell'era dell'automazione; avevo in mente il classico argomento del XIX secolo sulla fotografia rispetto alla pittura. Ho anche chiesto all'IA di scrivere nello stile di Mark Fisher e di fare riferimento al "Manifesto Blanco" di Lucio Fontana. Il risultato è stato semplicemente ridicolo. Vaghe affermazioni marxiste sulla collettivizzazione della pittura con riferimento alle botteghe rinascimentali come precedente per l'IA, punti contraddittori a favore e contro la sostituibilità del 'tocco umano' nella pittura.
In riferimento al titolo della mostra "For Mummy" volevo che il testo fosse dedicato alla madre dello scrittore: senza successo. La dedica era pomposa, eccessivamente emotiva e vuota.
La mente collettiva di un'IA basata sul testo genera idee profondamente mediocri tipo: "La morte della pittura nell'era delle immagini generate dall'intelligenza artificiale non significa la completa eliminazione del mezzo artistico. Rappresenta invece una fase di trasformazione in cui la pittura tradizionale deve adattarsi a coesistere con l'arte generata dall'IA. L'integrazione della tecnologia AI apre nuove possibilità di espressione artistica, sfida le nozioni convenzionali di autorialità e solleva preoccupazioni etiche. Il futuro della pittura risiede nella capacità degli artisti di abbracciare questo cambiamento di paradigma, di esplorare approcci ibridi e di riscoprire l'essenza del loro mezzo. Grazie a un attento equilibrio tra tradizione e innovazione, la pittura può continuare a prosperare nel dinamico paesaggio delle immagini generate dall'intelligenza artificiale".
In 'For Mummy' ho riunito tre artisti emergenti che lavorano all'interno e contro il mezzo pittorico proprio per esplorare la rilevanza di questo mezzo oggi; in tutte le opere emerge il potere della pittura come strumento di creazione del mondo e, a differenza dell'iperrealismo delle immagini generate dall'AI, questi lavori evidenziano la connessione imperfetta tra l'immaginazione umana e la realizzazione fisica.
Antonio Lòpez, artista sudamericano che vive in Europa, sfugge ai limiti della rappresentazione identitaria con una radicale diversità di soggetti e tecniche in ogni opera, mantenendo un registro leggibile anche attraverso formati diversi. Sam Cottington, che ho conosciuto probabilmente 10 anni fa al Gay Bar, il progetto di Hannah Quinlan e Rosie Hastings, o attraverso l'artista Morag Keil a Londra, è arrivato alla pittura entrando nel corso di Monica Baer alla Städelschule di Francoforte. Per lui dipingere equivale a fare collage e installazioni, in ogni mezzo vengono evocate osservazioni rigorose sulle norme di classe e sessualità, sia attraverso il registro del camp o del realismo brutale.
Giorgia Garzilli ed io ci siamo incontrati quando entrambi siamo tornati a Napoli rispettivamente da Ginevra e da Londra, rifiuta qualsiasi regionalismo o esotizzazione del sud proprio come Antonio Lòpez; la sua pratica si basa invece su un sottile surrealismo inserito in scene apparentemente quotidiane con un umorismo 'camp'. Per questa mostra presenta una serie di miniature dipinte su pannelli di legno acquistati da forniture artistiche religiose. Queste sono poi esposte all'interno di piccole borse in pelle realizzate da Charlotte Weiss.
Alessandro Bava
5 Giugno 2023